Autore: Vincenzo Consani (Lucca 1818-Firenze 1887)

Busto ritratto di Carlo Ludovico di Borbone Parma

Datazione

1846 circa

Tipo

Sculture

Inventario

2939

Materiale

gesso

Descrizione

Busto all’eroica in gesso patinato su piedistallo a base circolare inserito entro zoccolo circolare e modanato in legno dorato.

Misure

Altezza: cm 73 circa
Diametro base: cm 24 circa

Stato Conservazione

Molto buono. La superficie presenta qualche graffio superficiale e minime scalfiture; sono evidenti ma non uniformi i segni di un passaggio a tempera, che ha lasciato qualche colatura. Lungo l’appoggio posteriore del piedistallo si nota una lunga crepa, mentre la base lignea presenta piccole lacune e parziale perdita della doratura.

Osservazioni

Il pezzo fa parte di una acquisizione (invv. 2838-2940) che comprende un secondo busto ritratto di Carlo Ludovico in età giovanile.
Figlio di Ludovico di Borbone, nato principe di Parma e divenuto re d’Etruria fino alla sua precoce scomparsa, e di Maria Luisa di Borbone Spagna, Carlo Ludovico di Borbone (Madrid 1799-Nizza 1883) conobbe una vita movimentata e ricca di colpi di scena: divenuto a due anni erede al trono d’Etruria, con il congresso di Vienna la famiglia si vide affidare il trono di Lucca, di cui egli divenne duca nel 1824 alla scomparsa della madre, che nel frattempo era riuscita a garantire i diritti di successione dei Borbone a Parma alla morte di Maria Luigia: Carlo Ludovico regnerà nel ducato emiliano col nome di Carlo II per un brevissimo lasso di tempo, caratterizzato da insurrezioni popolari e terminato con l’abdicazione del 1849.
In questo ritratto Carlo è immortalato poco prima del suo ingresso a Parma, dunque ancora duca di Lucca; la resa fisionomica accurata lo rende facilmente identificabile e porta a confrontarlo con altri ritratti pittorici e scultori coevi, quali il busto in marmo di mano anonima presso un ente privato religioso di Lucca, un altro busto in marmo realizzato da William Theed nel 1840 ora alla Galleria Nazionale di Parma e, forse il più simile per acconciatura e barba, l’olio di George Frederic Watts dipinto nel 1848, donato dalla famiglia Borbone Parma alla sede dell’Ordine Costantiniano della città.
Il marmo con cui questo gesso deve essere messo direttamente in relazione si trova invece presso il castello di Montechiarugolo, che reca scolpito lungo il taglio retrostante la firma e l’anno “V. Consani fece 1846”: il riferimento è appunto a Vincenzo Consani, scultore lucchese che giovanissimo, a partire dal 1835, si guadagnò la stima e le commissioni del duca di Lucca Carlo Ludovico, il quale gli garantì una pensione per approfondire gli studi a Firenze. Nel 1845 Consani fu incaricato di eseguire i bassorilievi mancanti per il monumento innalzato su progetto di Lorenzo Bartolini a Maria Luisa di Borbone, madre di Carlo, e dopo il passaggio della famiglia al trono di Parma lavorò nella città emiliana per alcuni anni, prima di tornare in Toscana dove, nel 1854 si occupò anche della sistemazione della tomba del figlio di Carlo Ludovico, ovvero Carlo III, accoltellato a Parma dopo esserne diventato duca a seguito dell’abdicazione del padre.

Acquisizione

Acquisito da collezione privata (2024) in memoria dell’ing. Andrea Spaggiari (Parma 1942-2023), amico e sostenitore del Museo Glauco Lombardi

Provenienza

Mercato antiquario lucchese

Collocazione

Sala Francesi