Ennemond Alexandre Petitot (Lione, 1727 - Parma, 1801)
“Piangendo la richiamo”
- Datazione
1760
- Tipo
Stampe
- Inventario
2350
- Tecnica
acquaforte e bulino
- Descrizione
Sul basamento si legge la citazione “PIANGENDO LA RICHIAMO”. Petr.”, mentre al di sotto della cornice compaiono le attribuzioni di responsabilità, a sinistra “Petitot inv.” e a destra “Ravenet Filius Sculp.”.
- Misure
cm 23×16
- Stato Conservazione
Abbastanza buono; si notano una diffusa puntinatura e foxing sulla superficie, e un piccolo taglio nell’angolo sinistro inferiore.
- Osservazioni
Il foglio proviene da un volumetto commemorativo che fu distribuito durante la cerimonia funebre che si tenne presso la chiesa dell’Annunziata a Parma in onore della defunta duchessa Luisa Elisabetta. ‘Babette’ era stata colpita dal vaiolo in Francia, dove era spirata nel dicembre del 1759; furono il ministro du Tillot e Jacopo Sanvitale a organizzare il solenne evento, che vedeva il tempio trasfigurato da un apparato effimero realizzato in 6 giorni, dal 9 al 15 marzo, e ricordato nella cronaca dello Sgavetti come “magnifico, con scheletri, ossa lacrime in numero infinito”. Una descrizione ancora più completa della scenografia si ritrova proprio nell’opuscolo curato dall’abate Frugoni e illustrato da questa stampa, in cui è più che mai evidente il luttuoso tema, legato alla casa borbonica dai gigli che decorano le colonne.
La citazione è tratta dal Canzoniere di Petrarca (Rerum vulgarium fragmenta), in particolare dal componimento CCLXVIII.- Acquisizione
Donazione Giovanni Godi (febbraio 2011)
- Collocazione
Sala Petitot; bacheca
- Note Bibliografiche
AA.VV., “Petitot. Un artista del Settecento a Parma” (catalogo della mostra), Fondazione Cassa di Risparmio di Parma, Parma 1997, pp. 304-305.
F. SANDRINI (a cura di), “Glauco Lombardi (1881-1970) molto più di un collezionista”, Parma, Grafiche STEP 2011, p. 178.