Autore: Horace Vernet (Parigi, 1789 - 1863)

Ritratto del marchese Emmanuel de Grouchy, colonnello-generale dei Cacciatori di Francia

Datazione

1820 circa

Tipo

Dipinti e acquerelli

Inventario

2436

Tecnica

acquerello seppia su carta

Descrizione

Firmato ‘Vernet’ in basso a destra.

Si notano tracce di un pentimento: inizialmente il braccio destro doveva essere steso.

Misure

S.C.: cm 38,2 x 28,1
C.C.: cm 53,5 x 41,2 x 1,6

Stato Conservazione

Discreto; sono presenti puntinature di muffa

Osservazioni

In cornice di legno dorato, restaurata nel maggio 2006; sul retro, un’etichetta riporta “rue Caumartin/ G. Vigneron/ Paris”. L’acquerello appartiene a una serie di sette pezzi rappresentanti alcuni dei più famosi generali di Napoleone Bonaparte (invv. 2434-2440); la datazione del presente pezzo si ricava dal confronto con i ritratti della stessa serie, tutti firmati e datati.
L’acquerello è entrato nelle collezioni del Museo con un’identificazione del personaggio raffigurato in Charles-Nicholas Oudinot, duca di Reggio, proposta senza incertezza dalla casa d’aste Christie’s. Successivi riscontri e confronti (2007) iconografici suggeriti dalla Fondation Napoléon hanno permesso di riconoscere nel maresciallo ritratto il marchese Emmanuel de Grouchy (1766-1847).
Grouchy iniziò la propria carriera come artigliere, per passare poi alla cavalleria e alle guardie del corpo dei Borbone; nonostante le origini aristocratiche, abbracciò fin dall’inizio i principi rivoluzionari, assumendo già nel 1792 il comando di un reggimento di cavalleria in qualità di maresciallo di campo. Distintosi sul campo a La Vendée l’anno successivo, fu promosso generale di divisione, assumendo incarichi diversi che lo resero protagonista nella campagna d’Irlanda e nell’amministrazione Piemonte, fino alla brillante partecipazione agli scontri con austriaci e russi del 1799. Benché contrario al colpo di stato del 18 brumaio, Napoleone lo impiegò in posizioni strategiche nelle successive campagne, tra le quali la spedizione dell’esercito italiano verso Vienna. Nel 1812, divenuto comandante di uno dei quattro corpi di cavalleria della Grand Armée, partecipò alla sfortunata campagna di Russia, continuando a guadagnarsi la stima di Napoleone. Con la Restaurazione, Grouchy fu privato dei propri titoli e costretto al ritiro, ma la sua pronta adesione ai Cento Giorni gli fece guadagnare il grado di maresciallo e pari di Francia, fino alla sua controversa partecipazione alla battaglia di Waterloo. Fu proprio su di lui, infatti, che si riversarono le accuse più feroci del fallimento, a conseguenza del mancato sostegno nel combattere i prussiani e nel tenerli divisi dall’esercito inglese. Processato alla corte marziale, rischiò una condanna a morte, ma finì invece in esilio in America fino al 1821, quando, in seguito a un’amnistia, gli fu concesso di tornare in Francia, dove gli fu riconosciuto il titolo di generale. Dopo aver passato gli ultimi anni a discolparsi dalle pesanti accuse ricevute sia dagli aristocratici fedeli all’ancien régime sia dai suoi vecchi commilitoni, Grouchy morì nel 1847, dopo aver riottenuto da Luigi Filippo, nel 1830, il grado di maresciallo e pari di Francia.

Acquisizione

La serie di cui questo pezzo fa parte è stata acquistata da Fondazione Monteparma presso la casa d’aste londinese Christie’s nel novembre 2005. I quadri sono stati concessi (dicembre 2005) in comodato a tempo indeterminato al Museo Lombardi.

Provenienza

Trafalgar Sale (Londra, ottobre 2005); precedentemente in collezione privata, secondo quanto affermato dai responsabili di Christie’s.

Collocazione

Sala Maria Luigia

Note Bibliografiche

“Trafalgar Bicentenary: The Age of Nelson, Wellington and Napoleon”, catalogo d’asta, Londra 2005, pp. 373: pp. 135-137.
M. ZANNONI, “Napoleone Bonaparte a Parma nel 1805”, Parma 2006, ill. p. 71.