Stampe

2668

acquaforte

L’iscrizione da cui si ricava il titolo è posta sopra all’immagine del santo, vestito con un saio e reggente una croce, di cui si notano le stigmate. Alle sue spalle è riprodotta la Porziuncola, chiesetta dedicata a Santa Maria, raffigurata sullla sua sommità insieme al Bambino.
L’iscrizione “HAEC EST PORTA / VITAE AETERNAE //” è incisa sulla soglia dell’edifico che conserva pure la cappella, raffigurata sulla destra, in cui si conserva il cuore del santo, come segnala l’iscrizione sulla facciata “HIC / COR MEVM / VIGILAT //”.
Ai lati della scena raffigurata si leggono, parimenti in latino e sovrastate da stemmi, le antifone e l’orazione che, come spiega la didascalia inferiore, “si cantano dai PP.Min:Osser.ti ogni sera alla dilui Cap.la”.

Matrice: cm 27,5 x 20,5

Buono; il foglio, piuttosto ingiallito, mostra due piccole pieghe nell’angolo inferiore sinistro.

La stampa fa parte di una corposa donazione (invv. 2653-2681 e invv. 2684-2712) che comprende altre incisioni e alcuni volumi, tra i quali una raccolta rilegata di sonetti composti per l’ingresso di Maria Luigia a Parma nel 1816.
La cosiddetta Porziuncola era una chiesetta in rovina ricostruita dallo stesso Francesco, luogo di preghiera prediletto; inglobata nella basilica di Santa Maria degli Angeli, viene in questa stampa dislocata lontano dalla basilica maggiore, collocata solo sullo sfondo.
Di difficile comprensione la didascalia che sostiene che nella cappella si trovi il cuore di San Francesco, a meno di non volerlo interpretare in senso simbolico: il suo corpo, intatto, fu infatti trasportato nella basilica in costruzione nel 1230, ove rimase inaccessibile fino agli scavi del 1818, che diedero poi origine alla costruzione della cripta.

Donazione famiglia marchesi Pallavicino (marzo 2014)

Famiglia Pallavicino (Parma)

Carpetta Pallavicino

F. SANDRINI (a cura di), “Napoleone in caricatura”, Parma, Graphital 2015, pp. 151-152.