metà XIX secolo

Fotografie

2827

lastra di rame argentata

1/6 di lastra.
Lastra ovale ritoccata ad acquerello e dorature entro cornice tortile di ottone dorato, chiusa da un vetro sottile sul fronte e da un cartoncino verde con motivi vegetali a rilievo sul retro; il dagherrotipo alloggia nella valva di destra di un astuccio con chiusura a pressione, ricoperto esternamente di marocchino nero e internamente foderato in velluto (a sinistra, come distanziatore) e cuoio bordeaux (a destra), con filettatura dorato lungo il bordo.

Lastra: cm 6,7×5,5
Astuccio: cm 8×6,7×1,5

Buono; la superficie della lastra mostra segni di erosione lungo il bordo, oltre a tre piccole macchie dovute principalmente ai ritocchi dorati.

Il comodato comprende altri tre dagherrotipi di uguale provenienza (invv. 2828-2830).
Il timbro impresso sul rivestimento esterno in pelle, “MSON B. / BREVETÉ S.G.D.G.”, dovrebbe riferirsi alla sola custodia, di provenienza francese.
Su un cartellino di inventario incollato al retro della custodia si legge “Museo “G. Lombardi” / Parma / N° 186″: il collezionista colornese intendeva dunque inserire nelle raccolte del Museo anche questo pezzo, poi rimasto, forse per un ripensamento, in sua proprietà e da lì passato agli eredi e a successive collezioni private. Nei vecchi inventari che lo descrivono, si individua nella donna ritratta una dama della corte di Maria Luigia; in questo caso, la lastra si deve probabilmente considerare comunque successiva all’anno di morte della duchessa (1847), o comunque non precedente al 1846-1847, epoca dei primi dagherrotipi diffusi a Parma.

Comodato Federica, Francesca e Silvia Guiducci (maggio 2018)

Collezione Glauco Lombardi

Sala Toschi; bacheca dagherrotipi

F. SANDRINI (a cura di), “I volti di Maria Luigia. La fortuna dei ritratti a stampa di Maria Luigia d’Asburgo”, Parma, STEP 2018, pp. 154-155 [ill.].

L’opera è stata presentata al pubblico in occasione della XIX “Settimana di Maria Luigia” (8-16 dicembre 2018)