Ritratto di Napoleone Bonaparte
- Tipo
Disegni
- Inventario
24
- Vecchio Inventario
86
- Tecnica
carboncino su carta
- Descrizione
Napoleone indossa l’uniforme da colonnello dei Granatieri della Guardia Imperiale.
- Misure
S.C.: cm 65,2 x 51 (foglio visibile)C.C.: cm 101 x 82,5 x 9
- Stato Conservazione
Il disegno, che presentava vari problemi imputabili a pregresse modalità conservative e di montaggio non idonee, è stato sopposto a restauro ad aprile 2021 ad opera del laboratorio “Aurea Charta” di Lorena Tireni.
L’intervento, preceduto dallo smontaggio dell’opera dal pannello ligneo di supporto, ha visto la rimozione dei depositi superficiali e dei vecchi restauri; sono state risarcite lacune e lacerazioni con carte appositamente tinte. L’opera è stata spianata applicando braghette in carta giapponese per poi eseguire l’integrazione cromatica dei restauri con acquerelli e matite colorate. Il montaggio ha previsto il distanziamento dell’opera dal pannello di legno originale per evitare sollecitazioni meccaniche.
Anche la cornice è stata sottoposta a manutenzione conservativa e trattamento antitarlo.- Osservazioni
In cornice di legno intagliato con motivi vegetali e dorato in foglia.
Si tratta certamente del disegno preparatorio per il noto ritratto di Gérard conservato, fino al 1971, in una collezione privata (madame Bachmann-Naegeli) a Zurigo, e in quell’anno acquistata dal Napoleonmuseum Thurgau del castello di Arenenberg, Salenstein in Svizzera. Il dipinto, inizialmente custodito alla Malmaison, appartenne a Maria Luigia, come attesta sul retro il timbro utilizzato per le collezioni ducali. A Parma fino al 1848, l’opera passò al conte di Montenuovo, e da questi alla collezione Bachmann-Naegel. Del celebre ritratto esistono diverse copie: se ne ricorda una donata da Maria Luigia al figlio Napoleone Francesco, nella cui camera da letto all’Hofburg è menzionata dai cronisti, mentre un’altra ancora si trova a Londra presso Apsley House, residenza dei duchi di Wellington. In Museo se ne conserva una copia di Francesco Pescatori (inv. 2382).
In un articolo del 1949 (Archivio Glauco Lombardi, fascicolo fotocopie), si sostiene che il disegno preparatorio fu acquistato da Lombardi ‘presso una famiglia’ per 200 lire, insieme al ritratto del re di Roma di Prud’hon (inv. n. 22), costato invece 500 lire. Una lettera dei fratelli Godi Toschi a Glauco Lombardi (Biblioteca Comunale di Mirandola, raccolta Gavioliana, archivio Lombardi, L4 A1) smentisce questa notizia e indica l’acquisizione del carboncino, “ancora fissato sulla tavoletta di preparazione”, dagli eredi dell’incisore Paolo Toschi, ricordando la cifra pagata di 1.000 lire, prezzo “di eccezione e di amicizia”.- Acquisizione
L’opera fu acquistata presso i discendenti della famiglia Toschi (1920).
- Provenienza
Dono di François Gérard a Paolo Toschi (1823); da questi confluito nelle collezioni dei suoi eredi e discendenti, i fratelli Guido e Vittorio Godi Toschi.
- Collocazione
Salone
- Note Bibliografiche
I. SCURTO, “L’ultimo amante della moglie di Napoleone”, in “Tempo”, a. XI n. 27, Milano 1949.
AA.VV., “Napoléon” (catalogo della mostra), Parigi 1969, pp. 176-177.
V. DE GREGORIO (a cura di), “Napoleone e l’Italia. Mostra d’arte figurativa e documenti nel bicentenario della nascita di Napoleone” (catalogo della mostra), Roma, Istituto Grafico Tiberino 1969, p. 44 [ill. tra p. 46 e p. 47].
“Museo Glauco Lombardi” (catalogo), Parma, Step 1972, (ill. n. 9).
G. GODI, G. CARRARA, “Fondazione Museo Glauco Lombardi”, Parma, Step 1984 (1994), p. 50 e pp. 59-60.
M. PELLEGRI, “Il museo Glauco Lombardi”, Parma, Battei 1984, p. 119.
G. GODI, G. CARRARA, “Fondazione Museo Glauco Lombardi”, Parma, Grafiche STEP 1991, p. 60 [ill. p. 59]
A. MAVILLA (a cura di), “Paolo Toschi e il suo tempo”, Parma, Ugo Guanda Editore 1992, p. 853.
L. FORNARI SCHIANCHI (a cura di), “Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere. L’Otto e il Novecento”, Milano, FMR 2001, p. 94.
“Museo Glauco Lombardi”, Milano, TCI 2003, p. 48.
M. ZANNONI, “Napoleone Bonaparte a Parma nel 1805”, Parma 2006, ill. p. 10.
F. SANDRINI, “Glauco Lombardi e il suo museo”, in “Aurea Parma” anno XC, fasc. III, Parma 2006, pp. 301-324: p. 313 e pp. 315-316 [ill. n. 7].
B. SAVOY (a cura di), “Napoleon und Europa. Traum und trauma” (catalogo della mostra), Berlino, Prestel 2010, p. 192.
F. SANDRINI (a cura di), “Glauco Lombardi (1881-1970) molto più di un collezionista”, Parma, Grafiche STEP 2011, p. 55.
S. MORONI, M. ORZENINI, “Un paese tra impero e nazione. Traversetolo 1806-1870”, Parma, Diabasis 2016, ill. p. 28.
A. CORVI, C. RONCO (a cura di), “Saggi di storia della farmacia dalle origini al XX secolo”, quaderno IV della Scuola di medicina umanistica del centro di cultura medica “Giuseppe Roi”, Piacenza, LIR 2016, ill. p. 153.
“Parma. Arte musica cibo. La guida”, Parma, Grafiche STEP 2019, ill. p. 54.
F. SANDRINI (a cura di), “Napoleone 1821. La morte di Bonaparte: scenari, reazioni, conseguenze nel ducato di Parma”, Parma, STEP 2021, scheda ill. pp. 154-155; p. 115 [ill. p. 142].- Esposizione
Salsomaggiore (PR), Casino Rosa, Mostra delle collezioni Lombardi, maggio 1949
Portoferraio, Galleria Demidoff, “Napoleone e l’Italia”, maggio-settembre 1969
Parma, Museo Glauco Lombardi, “Napoleone 1821. La morte di Bonaparte: scenari, reazioni, conseguenze nel ducato di Parma”, 5 maggio-26 settembre 2021