Francesco Scaramuzza (Sissa, Parma, 1803 - Parma 1886)
“Divina Commedia, Inferno, Canto XXX, vv. 28-30”: i falsari di persona
- Datazione
ultimo decennio del XIX secolo
- Tipo
Fotografie
- Inventario
2329
- Tecnica
stampa su carta all'albumina
- Descrizione
Riproduzione fotografica di un disegno che è parte del ciclo di illustrazioni di Francesco Scaramuzza per la Divina Commedia di Dante (ca. 1859-1876). L’episodio qui raffigurato si colloca nella X bolgia dell’VIII cerchio.
La fotografia è incollata su un cartoncino, su cui è scritto a penna: “Dante Inf. Canto XXX / L’una giunse a capocchio, ed in sul nodo / del collo l’azzannò si che tirando / Grattar gli fece il fondo sodo”. Sempre a penna, di mano del prof. Lombardi, sono le indicazioni di responsabilità: “Francesco Scaramuzza inv. e dis.” e “Alfredo Zambini Fotografo”.- Misure
cm 15,9 x 24,1
- Stato Conservazione
Buono
- Osservazioni
L’opera fa parte di un gruppo di cinque fotografie con soggetto dantesco conservato in Museo, tre delle quali (oltre alla presente, le opere inv. 2387 e inv. 2331) presentano indicazioni di responsabilità attribuibili con sicurezza al prof. Lombardi: “Francesco Scaramuzza inv. e dis.” (indicazione corretta) e “Alfredo Zambini Fotografo”. Per la fotografia con inv. 2389 l’attribuzione delle medesime indicazioni di responsabilità al prof. Lombardi è più incerta, mentre la quinta opera (inv. 2391) non reca alcuna indicazione. Non è noto un ciclo di fotografie tratte dalle illustrazioni dantesche di Scaramuzza ad opera dello Zambini. E’ noto, invece, che il fotografo Icilio Calzolari riprodusse le suddette tavole per l’editore Giorgio Simona di Locarno e per Ulrico Hoepli di Milano (1880).
- Collocazione
Carpetta Scaramuzza
- Note Bibliografiche
R. ROSATI, “Camera oscura 1939-1920. Fotografi e fotografia a Parma”, Parma, Artegrafica Silva 1990, pp. 146-148.