Cane di Maria Luigia
- Datazione
ante 1841
- Tipo
Dipinti e acquerelli
- Inventario
2598
- Tecnica
acquerello su carta
- Descrizione
Firmato sotto il cuscino, a destra: “d’apres Nature p. Gurk à Vienne”.
- Misure
S.C.: cm 38,5 x28,5
C.C.: cm 45,3x 35,4- Stato Conservazione
Molto buono; la carta presenta sporadiche tracce di puntinatura.
- Osservazioni
Il ritratto, con ogni probabilità commissionato dalla stessa Maria Luigia, proviene con sicurezza dalle collezioni Lombardi, che potrebbe averlo acquistato dall’ultimo erede di lei, ovvero il conte Giovanni Sanvitale. Dal collezionista colornese passò poi alla nipote Maria Teresa Serventi Micheli, dai cui discendenti è pervenuto al Museo.
Gurk, pittore attivo alla corte viennese, raffigura uno dei tanti cani da compagnia dell’ex imperatrice, lo stesso ritratto dal medesimo autore nell’acquerello pervenuto al Museo insieme alla presente opera (inv. 2599). La data di morte del pittore, il 1841, costituisce un definitivo termine ante quem in base al quale datare il foglio. Al contrario di altri cagnolini di cui già il Museo possiede alcuni ritratti (Griffon, invv. 58 e 61, Pamina inv. 57 e Mylord inv. 59), di questo non si conosce il nome, anche se potrebbe essere indirettamente presente in alcune lettere della duchessa alla figlia Albertina in cui si citano alcuni cani “neri e rossi”. Difficile stabilire con certezza la razza del cane, che sembra trovare molti elementi di somiglianza con quella del Setter Gordon, cane formatosi in Scozia che deve il suo nome al duca Alessandro IV di Gordon, grande allevatore morto nel 1827. I Setter allevati a Gordon Castle erano venduti a prezzi elevatissimi.- Acquisizione
Acquisito sul mercato antiquario nel dicembre 2010
- Provenienza
Collezione Maria Luigia d’Asburgo; collezione Sanvitale (?); collezione Glauco Lombardi; collezione Serventi Micheli
- Collocazione
Sala Maria Luigia
- Note Bibliografiche
M. BIANCHI, “Il Museo che non c’è: gli acquisti perduti di Glauco Lombardi”, in F. SANDRINI (a cura di), “Glauco Lombardi (1881-1970) molto più di un collezionista”, Parma, Grafiche STEP 2011, pp. 110-168: p. 166, nota 254.