Mano destra della duchessa Maria Luigia d’Asburgo
- Datazione
post 1820
- Tipo
Sculture
- Inventario
1602
- Vecchio Inventario
151
- Materiale
marmo bianco di Carrara
- Descrizione
La mano poggia su una copia scolpita del volume del nuovo Codice Civile per gli Stati di Parma, Piacenza e Guastalla. Sull’estremità superiore della copertina del libro è scritto: “Data nella Nostra Residenza di Parma il giorno 23/ del mese di Marzo dell’anno 1820”. Sulla costa del libro è tracciato in rosso: “CODICE/ DEI DUCATI/ DI PARMA/ PIACENZA/ E GUASTALLA”. Il polso è ornato da cornucopie, da un serpente attorcigliato e, sulla troncatura, dallo stemma ducale.
- Misure
cm 29,5 x 16 x 10
- Stato Conservazione
Buono
- Osservazioni
Il nuovo Codice Civile per gli Stati di Parma, Piacenza e Guastalla, giudicato il migliore degli anni della Restaurazione, dopo molte vicissitudini fu promulgato da Maria Luigia con rescritto sovrano il 23 marzo 1820 ed entrò in vigore il 1° luglio successivo.
L’opera è stata in passato attribuita ad Antonio Canova, ma dai documenti conservati nell’Archivio Sanvitale del Museo Lombardi (cont. 89) risulta evidente l’assegnazione al Bandini: nel testamento di Albertina Montenuovo Sanvitale, figlia di Maria Luigia, si legge infatti: “A mio figlio Stefano lascio […] la mano in marmo […] di S.M. Maria Luigia fatta da Bandini”.
Una versione analoga alla presente si trova presso la collezione Franco Maria Ricci al Labirinto della Masone di Fontanellato, mentre una terza in Rocca Sanvitale a Fontanellato.
In Museo si conserva anche una scultura della mano del generale Neipperg, opera di Lorenzo Bartolini (inv. n. 1541): anch’essa mostra il particolare del serpente attorcigliato al polso e come la precedente fu lasciata in eredità da Albertina al figlio Stefano. Di entrambi i pezzi sappiamo che le impronte furono prese dopo la morte dei rispettivi soggetti, mantenendo però “bellissime forme” nonostante la tumefazione: lo racconta Stefano Sanvitale in un elenco che cita e descrive accuratamente questi e altri pezzi delle collezioni di famiglia, in questo caso derivate da Maria Lugia attraverso l’asse materno (arch. Sanvitale, cont. 87, fasc. 4/18).- Acquisizione
Acquistata da Glauco Lombardi presso il conte Giovanni Sanvitale nel 1934 per lire 1.000, comprensive anche della mano in marmo del generale Neipperg (inv. 1541)
- Collocazione
Salone; tavolo bacheca 3
- Note Bibliografiche
L. FARINELLI, “Maria Luigia duchessa di Parma”, Milano, Rusconi 1983, p. 143.
M. PELLEGRI, “Il museo Glauco Lombardi”, Parma, Battei 1984, p. 163.
“Museo Glauco Lombardi”, Milano, TCI 2003, p. 54.
F. SANDRINI, “I gioielli di Maria Luigia”, Parma, MUP 2009, ill. p. 74.
N. ANTONETTI, G. VECCHIO (a cura di), “Storia di Parma. Da Maria Luigia al regno d’Italia”, vol. VI, Parma, Mup 2016, ill. p. 164.
F. ANEDDA, “L’iconografia funebre di Maria Sanvitale”, in F. SANDRINI (a cura di), “Albertina, la figlia di Maria Luigia d’Asburgo. Vita, pensieri, segreti”, Parma, Grafiche STEP 2017, p. 170.
F. SANDRINI (a cura di), “I volti di Maria Luigia. La fortuna dei ritratti a stampa di Maria Luigia d’Asburgo”, Parma, STEP 2018, p. 48, nota 44 [ill. p. 46].
S. NOTARI, “Nel laboratorio parmense. La redazione del codice civile di Maria Luigia (1814-1820)”, Roma, Aracne 2020 [ill. di copertina].
P. SCHIRÒ, “L’immagine di una imperatrice. La rappresentazione di Maria Luigia d’Asburgo: tra diritti e potere”, in G. ROSSI, P. SCHIRÒ (a cura di), “Law and Art in the 19th Century. Power in Images”, Pisa, Pacini Editore 2024, pp. 119-147: p. 138-139.