Dipinti e acquerelli

589

26 bis

olio su tela

S.C.: cm 40,4 x 28,2
C.C.: cm 62,4 x 46,6 x 5,2

Abbastanza buono; la superficie dipinta mostra alcune piccole cadute di colore.

In cornice di legno dorato.
La composizione, che si articola su molteplici diagonali, presenta a sinistra un cavaliere inginocchiato e rivolto verso Sant’Elena, assisa su una nube mentre regge la grande croce che caratterizza la sua iconografia, unitamente agli abiti imperiali; la santa a sua volta intercede presso il Padreterno, che sembra accogliere la richiesta, inviando i raggi dello Spirito Santo (che partono dalla classica colomba) in direzione della scena di battaglia ben visibile grazie a un’ampia apertura del muro. Si tratta di uno scontro di cavalleria contro i turchi (come mostrano i turbanti, le scimitarre e la mezzaluna posta sul loro vessillo), che vengono inseguiti e scacciati a colpi di armi da fuoco. La rappresentazione del felice esito dello scontro suggerisce di collocare il dipinto a un’epoca posteriore rispetto all’evento bellico, per una committenza privata.
Se sembra dunque indubbio che la scena si riferisca a un episodio realmente avvenuto, più difficile è individuare il preciso riferimento: lo stendardo retto dal soldato sullo sfondo, che presenta l’effigie del Cristo risorto, potrebbe essere un indizio sullo status del cavaliere, in quanto compare sul vessillo dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, pur con qualche variante cromatica; potrebbe rafforzare tale ipotesi anche la presenza di Sant’Elena, la cui festività è inserita nel calendario dell’Ordine.
L’armatura a piastre, l’abbigliamento della santa, le acconciature e la presenza delle armi da fuoco sembrano indicare un riferimento temporale intorno al XVI secolo o l’inizio del successivo, epoca in cui non mancarono certo significativi e ripetuti scontri con le truppe dell’esercito ottomano.

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