Autore: Atelier Louis-Hippolyte Le Roy e altre maestranze parigine

Corbeille de mariage, dono di Napoleone Bonaparte a Maria Luigia d’Asburgo

Datazione

1810

Tipo

Oggettistica varia

Inventario

1614

Vecchio Inventario

87

Materiale

legno di pioppo dorato, velluto di seta, raso di seta, bronzo dorato, ricami in filato metalico argentato e dorato, madreperla

Descrizione

La corbeille de mariage è costituita da un elegante cesto ovoidale concluso da un coperchio a cuspide e sorretto da due figure allegoriche poggianti su una base ovale. Il coperchio, rivestito in velluto di seta, è sormontato nella sua cuspide dai simboli in bronzo dorato di Amore (arco e freccia) e da un globo, pure bronzeo, con stelle in madreperla applicate; una serie di ricami in filati metallici scandisce il profilo del coperchio. Il cesto in legno è rivestito in velluto color avorio ornato da ricami in filato metallico e da decori in bronzo dorato: due teste d’aquila (contornate da serti d’ulivo in filato metallico) reggono ghirlande di rose e due corone di mirto racchiudono i monogrammi della coppia imperiale (M-N e L-M).

Le due figure alate in legno dorato che sostengono il cesto simboleggiano la Fama e la Storia: la Storia va scrivendo sul suo scudo le lettere bronzee “N” e “L”, la Fama regge tra le mani una tromba ed un ramo di palma. Le due statue sono inginocchiate su una base ovale in legno rivestito in velluto e ornato da festoni di quercia, alloro e palma con due aquile imperiali e decorazioni della Legion d’Onore in bronzo cesellato e dorato, al centro delle quali sono state inserite due monete d’oro firmate ‘Tiolier’. Sotto la base sono presenti tre piccole ruote per agevolare il trasporto del mobile.

Misure

altezza cm 173
lunghezza cm 134
profondità cm 83

Stato Conservazione

La corbeille è stata restaurata, grazie al supporto economico della Fondazione Monte di Parma, nel secondo semestre del 2006 con un intervento congiunto di tre laboratori: RT-Restauro Tessile di Albinea (RE), Opus Restauri e Klismos di Parma, convolti per la specificità dei problemi legati alla polimatericità dell’opera.
Le parti tessili, dopo una improrogabile pulitura, hanno subito alcune integrazioni nelle zone prive di velluto, grazie ad attente velature che hanno riproposto l’originario effetto cromatico e compositivo (RT); le applicazioni in bronzo dorato e i ricami in filato metallico sono stati puliti a laser (Opus Restauri), mentre le figure in legno dorato e parte della base sono state consolidate e integrate nelle dorature mancanti e nelle lacune presenti (Klismos).

Osservazioni

L’esecuzione della corbeille, in passato (1966) ritenuta da Serge Grandjean disegnata da Pierre-Paul Prud’hon, è stata assegnata all’atelier di Louis-Hippolyte Le Roy, celebre couturier, che ricevette un compenso di 12.000 franchi per il mobile, consegnato nell’aprile del 1810 .
Questa maestosa opera fu un dono nuziale di Napoleone a Maria Luigia, sposata in quello stesso anno: essa conteneva gioielli e accessori vari che dovevano far parte dello sfarzoso corredo voluto dall’imperatore per la giovane arciduchessa.

Acquisizione

L’opera fu acquistata dal prof. Lombardi nel 1934 dal conte Giovanni Sanvitale per 10.000 lire.

Provenienza

Maria Luigia lasciò la corbeille agli eredi, entrando così tra i beni della famiglia Sanvitale.

Collocazione

Salone

Note Bibliografiche

A. Maze-Sencier, “Les fournisseurs de Napoléon Ier et deux Impératrices”, Parigi 1893.
F. Masson, “Marie-Louise Impératrice”, Parigi 1902.
S. GRANDJEAN, “Empire Furniture”, London 1966, p. 107 e tav. 96.
AA.VV., “Napoléon” (catalogo della mostra), Parigi 1969, p. 187 e p. 189 (ill.).
AA.VV., “The Age of Neo-Classicism” (catalogo della mostra), Londra 1972, p. 743 e tav. 139.
“Museo Glauco Lombardi” (catalogo), Parma, Step 1972, (ill. n. 12 e 13).
G. CAPELLI, G. MARCHETTI, B. MOLOSSI (a cura di), “Parma. Vicende e protagonista”, Bologna, Edizioni Edison 1978, vol. II, p. 289 (ill.)
B. SCOTT, “An Imperial Trousseau. The Marriage of Marie-Louise and Napoleon I”, in “Country Life”, dicembre 1981, pp. 2266-2268.
L. FARINELLI, “Maria Luigia duchessa di Parma”, Milano, Rusconi 1983, pp. 56-57.
G. GODI G. CARRARA, “Fondazione Museo Glauco Lombardi”, Parma, Step 1984 (1994), pp. 17-18.
M. PELLEGRI, “Il museo Glauco Lombardi”, Parma, Battei 1984, pp. 125-126.
G. GODI, G. CARRARA, “Fondazione Museo Glauco Lombardi”, Parma, Grafiche STEP 1991, p. 18 [ill. p. 17].
J.P. SAMOYAULT, “Maria Luigia e le arti decorative dal 1810 al 1814″, in AA.VV.,”Maria Luigia donna e sovrana. Saggi” (catalogo della mostra), Parma, Guanda 1992, pp. 11-14.
“Museo Glauco Lombardi”, Milano, TCI 2003, p. 46.
F. SANDRINI (a cura di), “La corbeille de mariage di Maria Luigia d’Asburgo”, Parma, MUP 2006.
F. SANDRINI, “Glauco Lombardi e il suo museo”, in “Aurea Parma” anno XC, fasc. III, Parma 2006, pp. 301-324: p. 311.
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M. E. Ferrari, “Carnet de voyage Viola Parma”, Roma, Pandion Edizioni 2020, [ill. p. 39] .

Esposizione

Salsomaggiore (PR), Casino Rosa, Mostra delle collezioni Lombardi, maggio 1949
Parigi, Champs-Élysées, Grand Palais, “Napoléon”, 20 giugno-2 dicembre 1969
Londra, Royal Academy-Victoria & Albert Museum, “The age of Neoclassicism”, 9 settembre-19 novembre 1972