prima metà del XIX secolo

Tessili

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raso di seta, ricami in filato metallico e cordoncino di cotone

La fascia in raso di seta verde con bordo rosso presenta ricami in filato metallico, vetro e pailletes rappresentanti simboli massonici: dall’alto in basso si notano tre stelle, una corda annodata, un disco solare, altre due stelle, un compasso e una squadra incrociati che circondano una lettera ‘M’ e affiancati dalle lettere ‘B’ e ‘J’, un tempio, rami di acacia intrecciati.

All’interno il raso nero è ricamato in cordoncino, filato metallico, vetro e pailletes che compongono tre stelle, compasso e squadra, un ramo di acacia, un teschio sovrapposto a due ossa incrociate e le lettere ‘J’, ‘B’, ‘M’. Alla base della fascia è cucita una piccola coccarda tricolore.

Buono; alcuni filati metallici mostrano segni di ossidazione.

La seta verde a bordo rosso indica una datazione anteriore al XX secolo, quando il colore scelto per le fasce utilizzate nelle cerimonie interne alla Loggia divenne l’azzurro, decorato con ricami meno brillanti. L’interno nero veniva invece rivoltato e reso visibile in occasione di cerimonie funebri.
Gli emblemi raffigurati hanno una valenza ben preciso all’interno della simbologia massonica e possono fornire qualche notizia sul proprietario.
L’esterno della fascia presenta il disco solare, emblema di Verità, accompagnato dalle Luci minori, principi che il massone deve perseguire; la squadra e il compasso sovrapposti indicano l’interazione di Morale e Spiritualità, mentre il Tempio rappresenta sia la Loggia di appartenenza che l’intero cosmo. Le lettere ‘B’ e ‘J’ compaiono sempre rispettivamente a sinistra e a destra, indicando le colonne di ingresso al Tempio.
I rami di acacia, che richiamano l’immortalità, potrebbero indicare il grado di Maestro. In ogni caso, il proprietario di questa fascia doveva appartenere a uno dei livelli più alti della gerarchia, in quanto il Compasso sovrastante la Squadra indica il terzo grado di conoscenza: l’adepto è dunque in grado di agire secondo i principi massonici non più perché imposto dal dovere e dalle regole, ma per seguire la propria volontà.
Questo oggetto fa parte di una donazione di materiali diversi che occupano nelle collezioni del Museo Lombardi gli invv. nn. 2461-2499; alla sig.ra Costa si devono anche le donazioni dell’ottobre 2000 (invv. n. 1119 e n. 2412), del novembre 2001 (invv. n. 2269 e n. 2411) e del dicembre 2008 (invv. nn. 2566-2573).; nell’aprile 2008 si sono uniti anche altri oggetti (invv. 2534-2538), tra i quali una spilla con simboli massonici che presenta nuovamente la sovrapposizione del compasso alla squadra.

Donazione Angiolina Costa (novembre 2006)

Famiglia Costa e antenati

Deposito