II metà XIX secolo

Tessili

2994

panno, velluto, seta, ganci metallici

Mantella lunga da donna in panno nero di lana con decori fitomorfici in panno applicati a giorno lungo tutto il bordo e fodera in seta nera all’interno del taglio anteriore, che presenta angoli stondati leggermente più corti rispetto alla lunghezza su fianchi e retro; sul colletto a punta è posta un’applicazione in velluto nero di ugual forma, ma di dimensioni minori. Tre piccoli ganci metallici ad amo chiudono la mantella all’altezza del collo.

Altezza massima: cm 100 circa
Apertura: cm 325 circa

Ottimo; si notano due piccole e simmetriche lacerazioni del velluto sul collo e qualche modesta lacerazione della fodera.

L’elegante mantella, che mostra un’alta qualità sartoriale, appartenne ad Angiolina Dassù, nata presumibilmente negli anni Quaranta/Cinquanta del XIX secolo e morta a Borgo San Donnino (ora Fidenza) nel 1921. Angiolina sposò Emilio Zinani (1835/36-1922), che ebbe modo di entrare nei ranghi amministrativi della corte borbonica di Parma poco prima della fine del ducato (nell’Almanacco di Corte del 1859 risulta infatti alunno soprannumerario alla Camera dei Conti); passato all’amministrazione sabauda come impiegato del Ministero delle Finanze, egli si trasferì nelle città che si fregiarono del titolo di capitali d’Italia (Torino, Firenze, Roma), per poi rientrare a Parma verso il 1881, quando fu nominato archivista della locale Intendenza di Finanza. Emilio ed Angiolina probabilmente si sposarono dopo il ritorno di lui a Parma ed ebbero due figli: Alfredo, ingegnere impiegato al catasto, col quale terminò la discendenza in linea maschile, ed Albertina, andata in moglie al notaio Luigi Lupo Sozzi e madre di Paolo Emilio e Maria Concetta. Dal matrimonio di quest’ultima che sposò il capitano Pietro Reale, avvenuto nel 1927, nacquero le donatrici Paola e Franca Reale, che ricordano che la mantella venisse utilizzata dalla bisnonna per le serate a teatro.

Donazione Paola e Franca Reale (2024)

Angiolina Dassù Zinani, bisnonna delle donatrici; famiglia Sozzi-Zinani

Deposito