La battaglia di Waterloo
- Datazione
1819
- Tipo
Stampe
- Inventario
934
- Vecchio Inventario
16
- Tecnica
acquaforte
- Descrizione
L’incisione è tratta da un acquerello di John Augustus Atkinson (Londra, 1775-1831/33) e Arthur William Devis (1762-1822).
“Painted by J.A.Atkinson The Portraits by A.W.Davis – Drawn & Engraved by John Burnet / To His Royal Highness the Prince Regent / This Plate of the BATTLE OF WATERLOO, on the 18th June 1815 / Is with his gracius Permission humbly Dedicated by His Royal Highness most obedient and devoted humble Servants / London, published June 18, 1819 by Hurst, Robinson & C. – late Boydells, 90 Cheapside & D.k Artaria, Mannheim / Hurst, Robinson”- Misure
cm 49,3 x 64,1
C.C.: cm 61,5 x 76,5 x 4- Stato Conservazione
Buono; la carta, che presentava estese macchie causate dall’umidità ed una fitta puntinatura di muffa, è stata sottoposta a restauro (smontaggio dalla cornice, pulitura a secco, prova ph, solubilità colori, lavaggio, deacidificazione, rinsaldo restauro, foderatura, montaggio con cartoncino a ph neutro nella precedente cornice) nel febbraio 2007.
- Osservazioni
In cornice di legno.
Il 18 giugno 1815 Napoleone, fuggito avventurosamente dall’Elba e rientrato a Parigi il 20 marzo, affrontò con 125.000 uomini le truppe della ricostituita coalizione antifrancese. Nella speranza di avere la meglio sui 90.000 inglesi del duca di Wellington e i 120.000 prussiani del generale Blücher prima dell’arrivo dei rinforzi alleati, Napoleone affrettò i tempi dello scontro, ma non poté evitare che le armate nemiche si ricongiungessero, sconfiggendolo definitivamente.
L’editore inglese Josiah Boydell (1752-1817) incaricò Atkinson di recarsi sul luogo della battaglia per documentarne fasi e protagonisti in una serie di schizzi: presso il British Museum di Londra si conserva un bozzetto all’acquerello realizzato insieme ad Arthur William Devis, autore dei ritratti, da cui nel 1819 Burnet trasse la presente incisione. Vi è raffigurato il duca di Wellington in mezzo ai suoi uomini mentre segue da lontano gli spostamenti delle truppe francesi.- Collocazione
Sala Maria Luigia
- Note Bibliografiche
M.PELLEGRI, “Il museo Glauco Lombardi”, Parma, Battei 1984, pp.136-137.
“Museo Glauco Lombardi”, Milano, TCI 2003, p.164.