Autore: Anonimo francese

Natura morta con formaggio

Datazione

II metà XIX secolo

Tipo

Dipinti e acquerelli

Inventario

642

Vecchio Inventario

242 bis

Tecnica

olio su tela

Misure

S.C.: cm 44,9 x 34,7
C.C.: cm 59,5 x 49,9 x 4,4

Stato Conservazione

Buono; la superficie dipinta mostra rare, minime cadute di colore.

Osservazioni

In ricca cornice di legno intagliato e dorato.
Nel retro, sulla zona superiore del telaio, si legge “August Renoir 1865”; sulla parte alta della tela si intravedono una scritta ormai illeggibile e il marchio a stencil, molto sbiadito, “DUPRE/ [141,] Faubourg Saint-Honoré,/ Coin de la Rue de Berri, PARIS”. Il riferimento è al magazzino di Belle Arti gestito da Félix Dupré, che aveva rilevato un negozio già attivo, sotto le gestioni Amiot e Le Roux, almeno dal 1867. Questa tipologia di marchio si riscontra dal1888 al 1919 (in seguito divenne Dupré & Compagnie, per proseguire fino a tempi recenti); si ottiene dunque un termine ante quem per l’intelaiatura, comune a molti dipinti del tempo, e per la realizzazione, la quale potrebbe però essere anche precedente.
Sotto la formaggiera è rappresentata una forma di camembert (lo nota anche un’etichetta in cui si riconosce la grafia di Glauco Lombardi), che fu un soggetto assai ripreso nella seconda metà dell’Ottocento, probabilmente grazie alla variopinta tavolozza che poteva offrire e all’abbinamento con un contenitore in vetro che ben si presta a ricerche di luminosità e riflessi. Pur nell’impossibilità di suggerire un possibile autore, si segnala che quadri molto simili per composizione e resa, e con il camembert come soggetto, furono realizzati dai pittori Antoine Vallon (1833-1900), Guillaume Romain Fouace (1867-1895), René-Louis Chrétien (1867-1845) ed Emmanuel Rousseau (attivo negli anni ’80 e ’90 del XIX secolo), tutti prolifici autori di nature morte.

Collocazione

Deposito

Note Bibliografiche

M. BIANCHI, “Il Museo che non c’è: gli acquisti perduti di Glauco Lombardi”, in F. SANDRINI (a cura di), “Glauco Lombardi (1881-1970) molto più di un collezionista”, Parma, Grafiche STEP 2011, pp. 110-168: p. 119.