Autore: Manifattura italiana della metà del XIX secolo

Giubba da ufficiale dell’esercito di Carlo III appartenuta al conte Nicolò Soprani di Piacenza

Tipo

Tessili

Inventario

1617

Materiale

lana, cotone, metallo (nei bottoni)

Descrizione

La giubba è in panno di lana blu foderato e bordato di rosso con doppia fila di bottoni in metallo.

Misure

lunghezza massima: cm 77
larghezza busto all’ascella: cm 44
lunghezza manica: cm 65

Stato Conservazione

Buono; la giubba, peraltro già in buone condizioni, ha subito un leggero intervento di restauro nel settembre 1996 a cura del Laboratorio RT di Albinea (Reggio Emilia).

Osservazioni

Questa giubba presenta in generale un taglio prussiano ma con caratteristiche austriache (il colletto con la stelletta da sottotenente) e piemontesi (il doppio petto con file divergenti di bottoni). I bottoni in argento sono quelli utilizzati dalla guardia del corpo ducale a partire dal 1850.
Il capo risale agli anni 1858-59, periodo in cui il conte Soprani fu ammesso alla II compagnia delle Reali Guardie del Corpo di Piacenza con rango di sottotenente; confrontandola con le altre divise previste dal regolamento, essa costituisce un’eccezione, unica nel suo genere, alle disposizioni sui colori. La guardia del corpo di Parma e Piacenza aveva infatti tuniche rosse la cui manutenzione era piuttosto delicata, pertanto la scelta di una tunica blu per le occasioni non di gala si era resa necessaria per una maggiore praticità. Il colore distintivo della compagnia applicato a colletto, paramani e tasche avrebbe dovuto essere il blu per la compagnia di Piacenza, ma si sarebbe potuto confondere con quello degli ufficiali in ritiro, cromaticamente assai più dimesso. Per garantire alla tenuta un certo prestigio vennero così impiegati colletto e paramani rossi mentre il colore distintivo della compagnia venne lasciato solo nelle tasche posteriori permettendo così il riconoscimento visivo del reparto di appartenenza.
In Museo si conserva anche la Patente con cui il Conte Soprani venne nominato Sottotenente delle Reali Truppe nel 1851 (inv. n. 2019), anch’essa donata al Museo dal sig. Comassio.

Acquisizione

La giubba è stata donata dal signor Paolo Comassio (giugno 1996), bisnipote di Nicolò Soprani.

Provenienza

Il cimelio proviene da Paolo Comassio, erede delle famiglie Bolla e Soprani, unitesi tramite matrimoni.
Luigi Bolla (1747-1834), professore e presidente della Ducale Università degli Studi, messo forzatamente a riposo dal governo di Maria Luigia nel 1831 per l’appoggio dato alle istanze liberali sostenute da Macedonio Melloni, professore di Fisica Teorico-Sperimentale della stessa Università, ottenne per primo il titolo di barone il 13 dicembre 1820. Il titolo venne trasmesso al figlio Lucio Bolla (1780-1833), anch’esso professore universitario e podestà di Parma e al di lui figlio, Ferdinando (1809-1899), ingegnere. La figlia di questi, baronessa Elisa Bolla (1842-1910) sposò Nicolò Soprani di Piacenza (n. 1833), trasmettendo documenti e cimeli alla figlia, contessa Carolina Soprani (1872-1970), andata in sposa al colonnello piemontese Comassio.

Collocazione

Deposito

Note Bibliografiche

Scheda di Mario Zannoni (maggio 2005) presente nell’archivio del Museo.

Esposizione

Collecchio (PR), Villa Soragna, “Dettagli preziosi”, 10 settembre-12 novembre 2022