Biglietto d’arte – Kunstbillet
- Datazione
prima metà del XIX secolo
- Tipo
Tessili
- Inventario
1824
- Materiale
garza di seta, carta, metallo, madreperla, smalti
- Descrizione
L’oggetto è costituito da un rettangolo di garza di seta verde con sottile cornice in lamina metallica dorata su supporto in carta con decori impressi, che ospita al centro un motivo allegorico costituito da un libro in madreperla poggiante su una ramo con foglie e bacche in lamina dorata e smalto, e da un cartiglio che reca l’iscrizione in tedesco: “Der Erinnerung geweiht” (“Consacrato al ricordo”) e, distanziato rispetto al motto, il monogramma “IE”.
- Misure
cm 7,8 x 9
- Stato Conservazione
Buono; la lamina perimetrale si presenta parzialmente sollevata.
- Osservazioni
Le iniziali “I.E.” rimandano con certezza all’austriaco Joseph Johann Endletzberger e si ritrovano su altri suoi lavori, talvolta con la variante “J.E.” o con la sola iniziale del cognome, che al pari del nome mostra qualche alternanza ortografica.
Formatosi come incisore di monete attivo tra Vienna e Praga, Endletzberger si dedicò alla creazione di questi oggetti augurali seguendo l’esempio di Josef Frister, inventore delle cosiddette “Glückwunschkarten”, evolvendole nei biglietti d’arte che divennero tipica espressione del gusto Biedermeier caro a Maria Luigia, assai ricercati dalla buona società mitteleuropea del tempo e molto apprezzati dai collezionisti (un nome per tutti, quello di Mario Praz); se ne trovano esemplari anche in vari musei tra i quali il Metropolitan Museum di New York, che ne conserva oltre una trentina.
Le delicate composizioni del suo atelier alternano i più disparati materiali, sono sempre accompagnate da parole o brevi testi dedicati all’amore, all’amicizia, al ricordo o all’augurio di buona fortuna e formano immagini a rilievo solitamente ispirate a composizioni floreali o paesaggi, spesso unite a un piccolo oggetto simbolico, come in questo caso un minuscolo taccuino. I manufatti dell’atelier Endletzberger, che si distinguono per la qualità dei materiali, la precisione e l’eleganza compositiva, venivano prodotti in numero appositamente controllato per mantenerne alto il mercato; di pari passo nacquero produzioni simili ma semplificate per soddisfare la crescente richiesta del fiorente mercato dei biglietti d’auguri.
- Collocazione
Sala Francesi; bacheca 1
- Note Bibliografiche
N. ROSIN, “Johannes Joseph Endletzberger: the Fabergé of Greeting Cards”, articolo online del 9 febbraio 2022 (https://www.metmuseum.org/about-the-met/collection-areas/drawings-and-prints/endletzberger).