Fuochi d’artificio allestiti per i festeggiamenti del matrimonio di Napoleone con Maria Luigia
- Tipo
Stampe
- Inventario
2584
- Tecnica
acquaforte acquerellata
- Descrizione
Sotto all’immagine si legge “VUE DU BEAU FEU D’ARTIFICE TIRÉ LE 10 JUIN 1810, SUR LE QUAI NAPOLÉON,/en face du demi cycle Construit pour la Fête donnée par l’Hôtel de Ville de Paris, à leurs Majestés Impériales et Royales, Napoléon premier, et Marie Louise Archiduchesse/d’Autriche, son Auguste Epouse, à l’Occasion de leur Mariage célébré le 2 Avril précédent.”
- Misure
Matrice: cm 42,2×27,6
Foglio: cm 44×31,5- Stato Conservazione
Discreto; il foglio, ingiallito e con piccole macchie sul verso, presenta piccoli tentativi di restauro lungo il retro del bordo superiore, che è stato evidentemente tagliato, come anche quello inferiore, lungo il margine della matrice. Agli angoli e sul bordo laterale destro (su quest’ultimo rimane il segno di una vecchia piegatura) si notano piccole lacune, mentre il bordo inferiore è solcato da un piccolo taglio verticale. L’inchiostro della scritta si presenta sbiadito soprattutto ai lati.
- Osservazioni
Questa stampa rappresenta un curioso documento dei prolungati festeggiamenti in onore del matrimonio di Napoleone con Maria Luigia, la cui cerimonia religiosa si svolse nella capitale francese il 2 aprile 1810. Ancora il 10 giugno dello stesso anno si offrirono alla coppia imperiale elaborati spettacoli, culminanti nei giochi di fuochi d’artificio in programma nella serata e rivolti a un pubblico di ben 4.000 persone. Gli apparati effimeri creati per l’occasione e commissionati dal prefetto Frochon al pittore di corte Prud’hon (con la consulenza di de Quincy) prevedevano persino un aerostato che sorvolasse sugli imperatori per segnalarne l’esatta collocazione lungo la sponda della Senna, trasfigurata in un paesaggio mitologico, come si vede anche nell’immagine a stampa. Un intero palazzo era stato rivestito a imitazione del monte Olimpo, decorato da figure allegoriche e da un tempietto semicircolare che ospitava i troni dai quali i regnanti potevano assistere a una battaglia navale e ai successivi fuochi. La celebrazione della Francia e e della rinnovata concordia con l’Austria viene evidenziata dalle due aquile (quella napoleonica sulla colonna di sinistra, quella bicipite asburgica a destra) e anche dall’acquerellatura che, per quanto approssimativa, riprende i colori della bandiera francese. Gli stessi colori si ritrovano in altre riproduzioni dello stesso soggetto, tra cui una recentemente passata all’asta riportante la dicitura “A Paris chez Jean”, indicante l’editore, oltre che probabilmente mercante di stampe.
I fuochi d’artificio, curati dai fratelli Ruggieri, erano stati riportati in auge da Napoleone, che li utilizzerà anche per la nascita del re di Roma nel 1811. Già nel 1804 se ne era servito per celebrare la cerimonia dell’incoronazione al fianco di Giuseppina: l’evento, sempre predisposto da Frochon, si era svolto in modo similare, costruendo un monte San Bernardo sorvolato da un aerostato (in quell’occasione serviva a sollevare una gigantesca corona) e incorniciato dai fuochi d’artificio del solito Ruggieri.- Acquisizione
Acquistato sul mercato antiquario italiano (dicembre 2009)
- Provenienza
Mercato antiquario francese
- Collocazione
Ingresso primo piano
- Note Bibliografiche
E.E. GUFFEY, “Drawing an elusive line: the art of Pierre-Paul Prud’hon”, Newark, University of Delaware Press 2001, pp. 146-150.
A.L. IMBERT DE SAINT-AMAND, “Les beaux jours de l’imperatrice Marie Louise”, Parigi 1880.
AAVV. “Napoléon. Le Sacre” (catalogo della mostra), Ajaccio, Musée Fesch 2004, pp. 82-89.