“Napoleone legislatore. Panegirico”

Datazione

Brescia, 1810

Inventario

2922

Tecnica

stampa tipografica, bulino e acquaforte

Descrizione

In quarto; pp. 184 (cc. 103); brossura muta.
Il titolo “Napoleone/ legislatore/ Panegirico/ di Pietro Giordani//” è indicato a stampa sul frontespizio, mentre sul dorso è ripetuto a inchiostro.
Separato dal titolo da un’aquila incisa, che trattiene con gli artigli un cartiglio su cui si legge “NB-ALTIUS-Brescia”, compare l’indicazione dello stampatore: “Brescia/ per Nicolò Bettoni/ MDCCCX//”.
All’antiporta si trova inciso un busto di Napoleone preso di profilo, mentre a chiusura del testo si ritrova l’aquila con cartiglio, più piccola.
Sulla copertina si notano i segni di un’etichetta che è stata rimossa; all’interno ne è conservata un’altra (dalle misure pare più grande di quella rimossa) con segnatura “L. I. 2.” entro cornicetta.

Misure

cm 35x25x3

Stato Conservazione

Buono; le pagine presentano una contenuta fioritura di macchie bruno-giallastre.

Osservazioni

Entro custodia rilegata in carta e tessuto verde.
Il letterato Pietro Giordani (Piacenza 1774-Parma 1848) ricevette 600 lire in oro e “una scatola che ne valse altrettante” (“Rivista europea”, Firenze 1878, vol. VI) per questo panegirico, che gli valse pure il posto di protosegretario dell’Accademia di Bologna; pur evidentemente encomiastico, è interessante la scelta di concentrare l’attenzione sulle doti legislative dell’empereur, piuttosto che su quelle militari. A Giordani si devono le annotazioni che percorrono discretamente molte pagine, come si legge nella scritta a inchiostro sul frontespizio: “Corretto di mia mano per S. E. Conte Luigi Sanvitale”. Questo volume pare dunque provenire dalla collezione di Luigi (forse ad essa è riferibile la segnatura sull’etichetta), ciambellano di corte e genero della duchessa Maria Luigia d’Asburgo, ma anche uomo di grandi interessi letterari e posizioni politiche liberali, in ottimi rapporti col Giordani, che ebbe modo di frequentare a Parma a partire dagli anni Trenta. Si conosce almeno un altro volume personalmente corretto dal letterato piacentino in previsione di una ristampa parigina, databile al 1840 (non casualmente l’anno del ritorno della salma di Napoleone a Parigi), periodo al quale Bongrani suggerisce di collocare anche le note presenti sul volume donato al Museo.
Quella edita da Nicolò Bettoni (Portogruaro 1770–Parigi 1842) fu la seconda edizione del “Panegirico”, che rispetto alla prima di due anni precedente si arricchisce non solo del raffinato formato ma anche delle dediche di editore e autore rispettivamente a Giuseppe Bonaparte e a Eugenio di Beauharnais, nelle quali si cela un omaggio al “principe dei tipografi” Bodoni; l’ammirazione di Bettoni per Giambattista Bodoni è evidente nell’eleganza dei caratteri, gli ampi margini e la qualità dell’opera. Proprio a seguito dell’incontro con il tipografo attivo a Parma, Bettoni decise nel 1806 di acquistare una propria tipografia a Brescia, scegliendo il simbolo dell’aquila (forse anche a sottendere la condivisione di Bettoni degli ideali napoleonici, di cui la sua stamperia era portavoce) e il motto “Altius” (più elevato, più profondo). L’incisione in antiporta, di buona qualità, non è firmata; vi si riconosce il mezzobusto di Napoleone all’antica che deriva da una statua commissionata da Bonaparte a Canova nel 1802, completata nel 1806, e giunta solo nel 1811 a Parigi, dove non incontrò il favore dell’imperatore. Già dal 1806 Canova aveva iniziato a riprodurne il solo busto in vari esemplari e varianti; anche al Museo si conserva un gesso di Canova (inv. 2531) derivato dall’ultimo di tali prototipi, conservato a Chatsworth, nella Devonshire Collection.

Acquisizione

Donazione Paolo Bograni (dicembre 2021)

Provenienza

Mercato antiquario parmigiano

Collocazione

Biblioteca

Note Bibliografiche

P. BONGRANI, “Un esemplare ‘parmense’ del “Panegirico a Napoleone legislatore” di Pietro Giordani” (Brescia, Bettoni, 1810), in “Aurea Parma”, anno CV, fasc. I, gennaio-aprile 2021, pp. 113-120.