sec. XIX

Varie

2940

legno, vetro, metallo, tessuto

Comodino in legno a forma di colonna scanalata con piano superiore di appoggio piatto e rotondo, leggermente più largo, sportello e zoccolo di base a forma ottagonale. L’anta è dotata di maniglia in metallo dorato a forma di aquila che regge un serto tra gli artigli, si estende per tutta l’altezza della colonna e custodisce due ripiani circolari in vetro, uno sul fondo e uno a metà, sostenuto da quattro perni metallici inguainati; l’interno è rivestito sulla parete e sul fondo da tessuto d’arredo bordeaux con motivi ad arabesco, rifinita sul bordo da una passamaneria violacea a intreccio.

Altezza: cm 89
Base superiore: diametro cm 38,5
Zoccolo: cm 47

Buono; la superficie lignea presenta qualche fessurazione lungo le scanalature, modesti graffi e scheggiature (in particolare sulla base rotonda) e piccole cadute di colore della vernice; un solco evidente si è formato sullo zoccolo, in corrispondenza del piedino di ancoraggio dell’anta. Ottimo lo stato di conservazione del rivestimento interno, frutto di una sistemazione novecentesca, alla pari dei ganci di supporto con guaina in gomma zigrinata; probabilmente anche i ripiani in vetro, che presentano minime scheggiature, hanno sostituito nel tempo degli equivalenti lignei.

Il pezzo fa parte di una acquisizione (invv. 2838-2940) che comprende due busti ritratti di Carlo Ludovico di Borbone Parma.
La tipologia del comodino a colonna (o a tamburo o a cilindro), di ispirazione neoclassica, entrò in voga con lo stile Impero (evocato anche dal motivo dell’aquila vincitrice scelto per la maniglia) e continuò ad essere replicata per tutto il XIX secolo; i ripiani erano originariamente destinati a contenere il vaso da notte.

Mercato antiquario lucchese

Acquisito da collezione privata (2024) in memoria dell’ing. Andrea Spaggiari (Parma 1942-2023), amico e sostenitore del Museo Glauco Lombardi

Sala Francesi