Il Salone delle Feste
Destinata in origine alle feste, ai balli e alle accademie, questa bellissima sala conserva inalterata la settecentesca decorazione a stucco di soffitto e pareti, recuperati nelle loro cromie originarie dai restauri del 1997-1999.
L’ambiente era parte integrante di quel Casino da gioco o dei Nobili voluto dal duca Filippo e realizzato a partire dal 1764 seguendo le direttive dell’architetto francese Petitot; gli stucchi, tuttavia, opera del decoratore di corte Benigno Bossi, si discostano sensibilmente dal progetto iniziale. I sovraporta lungo i lati corti presentano gli emblemi della musica, della commedia, della geometria e della pittura. In posizione angolare, a raccordare plafone e pareti, quattro coppie di putti sorreggono serti di quercia entro cui è uno scudo con il caduceo di Mercurio.
Il Salone ospita alcune tra le più suggestive testimonianze conservate presso il Museo, riferibili soprattutto al periodo imperiale (1810-1814): il dipinto ufficiale di Robert Lefèvre, che ci consegna l’immagine di Maria Luigia imperatrice nel 1812; il prezioso ritratto di Napoleone realizzato a carboncino da François Gérard; il noto olio di Pierre-Paul Prud’hon raffigurante lo sfortunato re di Roma, figlio di Bonaparte e di Maria Luigia, in sembianze di Amore addormentato; la corbeille de mariage, un sontuoso mobile centro stanza che in origine conteneva alcuni doni fatti da Napoleone alla giovane consorte in occasione delle nozze; lettere autografe di Bonaparte.
Un fortepiano, perfettamente conservato, appartenuto a Maria Luigia, riporta a quel clima di borghese intimità in cui la duchessa, Neipperg e i nobili di corte solevano passare le serate dando vita a vivaci accademie musicali; restaurato nel 2007, è da allora protagonista dell’apprezzata rassegna “Musica al Museo”.
Al ricco abito da cerimonia del periodo ducale si affiancano infine tre tavoli che conservano oggetti e cimeli, principalmente di carattere privato, relativi alla famiglia imperiale, mentre in un quarto tavolo sono raccolti vari gioielli appartenuti a Maria Luigia, un suggestivo esempio dei monili sentimentali della prima metà del XIX secolo.